Papa Giovanni Paolo II La Giovinezza.

Papa Giovanni Paolo II

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PAPI E BEATI - PAPA GIOVANNI PAOLO II - LA GIOVINEZZA

STUPORE E GIOIA

Attraverso l'etere la voce risonante del Cardinal Felici, l'«Habemus Papam», percorse il mondo. Al comunicato, ecco subito i primi commenti. Dappertutto la notizia suscitava stupore, sembrava straordinaria. Ma dove stupore e gioia furono più profondi, fu in Polonia, per la consapevolezza della rilevanza del momento. Chi se non un Polacco si affacciava adesso, per la volontà dello Spirito Santo e dei cardinali elettori, sul balcone della Basilica di Pietro? Erano le ore 19,20. Ognuno scrutava attentamente il volto di quell'uomo che assumendo il nome di Giovanni Paolo II diveniva vescovo di Roma, Vicario di Cristo, successore del Principe degli Apostoli, Supremo sacerdote della Chiesa Cattolica, Patriarca dell'Occidente e Primate d'Italia, Arcivescovo e Metropolita della Ecclesia romana e Sovrano dello Stato del Vaticano. Un volto dai lineamenti forti e marcati, reso dolce da un lieve sorriso, le braccia aperte e alzate nel gesto di un grande abbraccio. Accanto a lui, alla sua destra, in atteggiamento protettivo, nobilmente impensierito, stava il cardinale Stefan Wyszynski; a sinistra la vivace e gioviale figura del cardinal Felici. C'era anche Mons. Virgilio Noè, il cerimoniere papale, e poi gli altri cardinali in una riga purpurea, tutti presi da una gioia immensa così come lo era la gente nella piazza e nei vicoli sottostanti. Il Papa polacco, oppure il Papa Wojtyla (come è stato chiamato da allora) pronuncia il suo discorso, che è breve, commovente, destinato a rimanere memorabile per chiunque lo abbia sentito: «Sia lodato Gesù Cristo»... nell'aria risuona in italiano questo saluto che quindici anni prima era stato pronunciato in lingua polacca da Papa Paolo VI in risposta all'omaggio rituale del vescovo Wojtyla. Il nuovo pontefice continua con voce solenne, non senza però un certo imbarazzo: «Carissimi fratelli e sorelle, siamo ancora tutti addolorati dopo la morte del nostro amatissimo Papa Giovanni Paolo I. Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano...; lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l'ho fatto nello spirito dell'ubbidienza verso Nostro Signore Gesù Cristo e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima. Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... nostra lingua italiana. Se sbaglio mi correggerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, ed anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, con l'aiuto di Dio e con l'aiuto degli uomini». E dopo questo primo discorso, la prima benedizione Urbi et Orbi: il primo legame allacciato con Roma, con la Chiesa e con tutto il mondo. Il nuovo Papa. Il Santo Padre Giovanni Paolo II. Il Polacco.

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LA STRADA PER ROMA

Anni fa, il 5 ottobre 1962, quando era in procinto di partire per il Concilio Vaticano II, nella cattedrale di Wawel parlava della «strada della nostra storia» che porta verso la cultura d'Occidente, «la strada dei pastori, dei vescovi e dei santi che ci lega con il Regno Celeste qui, sulla terra», di «quella strada da Cracovia a Roma, dalla tomba di S. Stanislao alla tomba di S. Pietro, sulla quale camminiamo già da secoli, da un millennio intero». Non mancavano in quei discorsi i toni personali, che letti oggi, quando ormai il Metropolita di Cracovia è diventato Pastore della Chiesa Universale, suonano in modo singolare: «Carissimi fratelli nell'episcopato, nel sacerdozio e nella grazia del battesimo, mi è lecito di dire adesso che su questa strada, su questo grande itinerario storico che porta dalla tomba di S. Stanislao alla tomba di S. Pietro, entro con una personale e profonda commozione, con un'interiore trepidazione, con un profondo senso di responsabilità per tutto ciò che accade presso la tomba di S. Stanislao e per tutto ciò che dovrebbe accadere presso la tomba di S. Pietro, a Roma». Quali vicissitudini hanno portato Giovanni Paolo II su quel «lungo percorso» che per volontà di Dio lo doveva elevare al soglio di Pietro? Come si delinea la personalità del Santo Padre nei periodi e nelle situazioni di cui sono testimonianza di affascinante immediatezza le prime fotografie che vi presentiamo in questo libro?

PAPA GIOVANNI PAOLO II LA GIOVINEZZA

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18 Giu. 2025 5:47:44 pm

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